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MILK-ZERO - Effetti della gestione delle produzioni nell'azienda zootecnica sulla presenza di contaminanti nei prodotti lattiero-caseari: Studio di una filiera a residuo zero in Piemonte

Type
Regionale
Research programme
PSR 2014-2020 Regione Piemonte - Misura 16.2.1 - Azione 2
Period
Until 31/03/2023
Manager
Giorgio Borreani
Francesco Ferrero

Project participants

Project description

L’obiettivo innovativo del presente progetto pilota è valutare se lo sviluppo di una filiera produttiva agro-zoo-casearia a basso impatto ambientale ed elevata capacità di autoapprovvigionamento, basata su sistemi foraggeri che prevedano l’impiego di quantitativi ridotti o nulli di agrofarmaci, possa fornire un prodotto latte (bovino, caprino, ovino) ad elevato valore nutrizionale, con elevati standard sanitari e microbiologici, e assenza di contaminanti (in termini di micotossine e residui di principi attivi impiegati sulle colture). L’approccio integrato e olistico di filiera e l’analisi approfondita delle produzioni primarie per l’alimentazione degli animali e dei prodotti lattiero caseari ottenuti, attraverso il coinvolgimento di tutte le figure della filiera produttiva, contribuirà ulteriormente a caratterizzare gli aspetti gestionali salienti dei processi produttivi oggetto di studio dalla campagna alla stalla al mercato.

L’innovazione della proposta progettuale risiede principalmente nella possibilità di implementare uno schema di lavoro e di valutazione della filiera produttiva che possa inserirsi in schemi di certificazione per i quali si stanno ponendo le basi nella Piattaforma TECH4MILK cui il progetto pilota si collega o sistemi di certificazione già in atto o in preparazione per il territorio italiano (certificazione Residuo Zero o Residuo Controllato). L’insieme delle attività di studio, consentiranno in modo del tutto nuovo e con maggiore consapevolezza di individuare e migliorare la gestione di sistemi di produzione integrati o biologici con l’obiettivo di ottenere una linea di prodotti lattiero-caseari ad alto valore aggiunto, capace di distinguersi nettamente dalla commodity latte e con la prospettiva di una collocazione di pregio sul mercato.

L’utilizzo, a livello aggregato, dei risultati ottenuti dai diversi comparti della filiera e delle informazioni di tipo gestionale, analitico ed economico, consentirebbe inoltre di avere in tempo reale una conoscenza approfondita del processo produttivo nel suo insieme e costituire la base per l’utilizzo di strumenti e sistemi di supporto alle decisioni (Decision Support Systems).

I vantaggi derivanti dall’applicazione dei risultati del progetto possono essere suddivisi, secondo le tempistiche previste per le ricadute, in vantaggi a breve termine e lungo termine. I primi possono trovare riscontro già durante il periodo di svolgimento del progetto stesso, i secondi richiedono adeguamenti strutturali in eventuali nuove aziende o sviluppi tecnologici in nuove realtà di trasformazione che necessitano di tempistiche più prolungate.

L’analisi puntuale delle interazioni complesse e delle dinamiche dei comparti che compongono la filiera produttiva del latte consentirà di ottenere informazioni dettagliate riguardanti l’efficienza e la sostenibilità del sistema produttivo agro-zootecnico su cui la filiera si basa. Gli step di valutazione che riguarderanno le potenzialità produttive delle colture gestite secondo un approccio integrato o biologico in relazione alle condizioni pedo-climatiche, la contaminazione da epifiti ed endofiti (fungini e batterici) degli alimenti zootecnici, la qualità nutrizionale, microbiologica e sanitaria del latte, le caratteristiche di trasformazione e potenziale collocazione del formaggio derivato sul mercato, consentiranno di avere una visione e un monitoraggio completo e aggiornato della filiera in tempo reale e di ottenere informazioni utili all’implementazione di strategie di gestione che migliorino la qualità nutrizionale, la sostenibilità e la competitività dell’intero comparto produttivo. I risultati conseguibili consentiranno inoltre di ottenere informazioni relative ai singoli comparti della filiera trasferibili in analoghe realtà e di migliorare la sostenibilità del processo produttivo del latte, migliorando l’efficienza del sistema produttivo colture foraggere – animale – consumatore. Si sottolinea che il progetto pilota è strutturato affinché i risultati delle diverse fasi del progetto siano immediatamente fruibili. La realizzazione di tale sistema integrato potrà consentire una diversificazione delle produzioni interne, introducendo sul mercato una nuova tipologia di prodotto, in grado di incrementare la competitività dell’intera filiera.

Una prima ricaduta a medio termine riguarda l’approfondimento scientifico degli argomenti affrontati che consentirà di fornire ai caseifici ed alle aziende zootecniche piemontesi, attraverso gli enti tecnici coinvolti nel progetto, un valido e moderno supporto tecnico-scientifico per migliorarne la redditività e la competitività sul mercato lattiero-caseario.

Le ricadute attese saranno inoltre di effetto trainante per altre aziende zootecniche da latte, che potrà consentire sia l’aumento di produzione in sé di formaggi ad elevato valore nutrizionale, sia l’allargamento della gamma di prodotti caseari con le caratteristiche nutrizionali, microbiologiche e sanitarie desiderate. Il modello messo a punto potrà inoltre essere potenzialmente trasferito ad altre realtà produttive della Regione, specialmente in contesti produttivi nei quali la costituzione di filiere ad alto valore aggiunto, possano incrementarne la competitività attraverso la valorizzazione delle risorse locali e del territorio.

Nel medio-lungo periodo l’individuazione di strategie operative per indirizzare le aziende zootecniche verso la ristrutturazione dei sistemi foraggeri e il miglioramento del valore nutrizionale del latte consentirà la conseguente riduzione globale degli impatti ambientali e la salubrità del prodotto latte e derivati dal punto di vista di residui di agrofarmaci o molecole di derivazione e metaboliti microbiologici derivati da batteri e funghi.

Results and publications

  1. Ferrero A., Bruno F., Ferrero F., Nucera D.M., Casale M., 2023. Preliminary findings on the microbiome of a traditional brined ripened cheese. Proc. 2023 IEEE International Workshop on Measurements and Applications in Veterinary and Animal Sciences, April 26-28, 2023, Napoli, Italy, pp. 256-260.
  2. Caratti A., Squara S., Bicchi C., Tao Q., Geschwender D., Reichenbach S.E., Ferrero F., Borreani G., Cordero C., 2023. Augmented visualization by computer vision and chromatographic fingerprinting on comprehensive two-dimensional gas chromatographic patterns: Unraveling diagnostic signatures in food volatilome. Journal of Chromatography A, 1699, 464010.
  3. Caratti A., Squara S., Fina A., Bicchi C., Borreani G., Ferrero F., Cordero C., 2023. Computer Vision to analyze chemical signatures: a novel workflow for rationalizing raw data exploration in GC×GC. XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti, Marsala (TP), 29-31 Maggio 2023, pg. 107.
  4. Caratti A., Squara S., Fina A., Liberto E., Bicchi C., Borreani G., Ferrero F., Cordero C., 2023. New Workflow for Rationalizing Raw Data Exploration in GC×GC: Computer Vision to Unravel Diagnostic Signatures. Proc. 2nd edition Italian School in Food Chemistry for PhD student, Pavia, 20-23 Settembre 2023, pg. 26-28.

Documentation

Last update: 07/05/2024 11:15
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